IN UNA MEZZALUNA FERTILE, TRA CAMPANIA E BASILICATA, LA LUNA DI SASSO DI CASTALDA DISEGNATA DALL’ ARTISTA E.SABATINO.

IN UNA MEZZALUNA FERTILE, TRA CAMPANIA E BASILICATA, LA LUNA DI SASSO DI CASTALDA DISEGNATA DALL'ARTISTA E. SABATINO.

di Paola Mora

È in via di definizione l’ennesimo murales realizzato da un disegnatore cilentano specializzato nell’arte del fumetto, Emanuele Sabatino, nato nel Vallo di Diano (SA) il quale traina una serie di progetti, di cui alcuni vedono l’interazione di bambini o studenti delle scuole del Sud Italia, ed altri, lo inquadrano disegnatore solitario ed errante, che guida alla riscoperta del contatto della natura e dei borghi di uno squarcio del Sud Italia, rivalutando l’anima turistica di aree limitrofe alle grandi città, spesso sconosciute ai più.

Il ritratto a ‘Rocco Petrone‘, nella cornice di Sasso di Castalda, piccolo paese della Basilicata (PZ), s’inquadra separatamente ad altri realizzati da Sabatino, rispetto a una serie di opere su commissione, cui l’artista si è dedicato nell’ultimo periodo.

Nasce infatti, dalla volontà dei proprietari di un locale di Sasso, si chiama “Guarda che Luna“, di autodeterminarsi come cittadini nel contesto festivo del borgo, regalando ai clienti la prospettiva turistica del loro Paese che celebra nel 2025 il 50° anniversario – da quando Rocco Anthony Petrone lascia la NASA – legato al lancio dello Shuttle cui contribuì proprio Petrone nella veste di direttore delle operazioni di lancio dell’Apollo 11. Originario di Sasso di Castalda ma nato nel 1926 negli USA, Petrone è stato un ingegnere e ufficiale statunitense dell’Esercito degli Stati Uniti, ricordato oggi come “l’uomo del ‘go’ alla missione” che avrebbe portato i primi uomini sulla Luna.

Figlio di contadini di Sasso, emigrati in America come tanti che inseguivano all’epoca il sogno americano, perse suo padre quando era un neonato di sei mesi, travolto tragicamente da un treno in corsa. Studente del Massachusset Institute of Tecnology si distinse per la sua passione nella progettazione di missili e rampe di lancio, finché nel 1960 entrò alla Nasa. Nel 2020 un documentario titolato “Luna Italiana” di Marco Spagnoli, dedicato al personaggio di Petrone, ha vinto in Russia il titolo di miglior documentario al Tsiolkovsky Space Fest.

Oggi, Sasso di Castalda è un borgo in evoluzione che ha deciso di creare un legame profondo tra sé e la Luna, radicandolo nel terreno famigliare dei Petrone, tanto da dedicare al satellite vari eventi culturali, ed anche un ponte tibetano di 300 metri, che si slancia nel panorama suggestivo del territorio potentino.

Il tema pallido della Luna accompagna più iniziative che rivalutano il Paese, rendendolo popolare in Italia e all’estero. La lotta di Sasso Catalda contro l’anonimato non è solitaria, bensì comune a un gruppo di borghi che si estendono in una mezzaluna, al confine tra Campania e Basilicata, contesi dalle istituzioni ma che hanno voluto resistere, per ribadire le due facce del tenore lunare, ovvero la fratellanza tra Comuni di Province diverse che non vogliono unirsi dall’una o dall’altra parte, ma coesistere condividendo il confine che li relaziona tra tradizioni, misteri e paesaggi furiosamente tranquilli, calmi, quasi ascetici. È in una metà della luna, nel Vallo di Diano in provincia di Salerno, che nasce l’artista dei murales Emanuele Sabatino, il quale sta riempiendo su commissione i borghi delle sue colline, montagne, valli, di opere rappresentative per ognuno dei singoli paesi, in ambedue le province. Nel murales a Petrone, l’artista sintetizza il sogno dell’uomo di raggiungere la luna, in un momento di profonde rivoluzioni globali dove ci si pone dubbi sull’allunaggio, ma in cui resta forte l’operato degli ingegneri ed esperti che si sono prodigati storicamente nella corsa allo Spazio, e che ha visto rivaleggiare o cooperare grandi potenze come America, Russia, Cina, India. Petrone che guarda alla Luna è anche un modo figurato di riprendere il nome del locale che ospita il murales, distinto da oblò volti al panorama del cielo notturno. Emanuele Sabatino è attualmente impegnato, inoltre, con la finitura degli ultimi suoi murales nei Comuni che hanno partecipato al progetto denominato: “Valle delle radici: le terre dei migranti” – attraverso il bando per la realizzazione di attività culturali in favore degli Italo- discendenti nel mondo da attuare nell’anno delle radici italiane”.

Nella foto: un altro squarcio di un murales di Sabatino, dedicato a ‘Joe Petrosino’ concretizzato grazie al Comune di Padula (SA).

 15 maggio 2025 – PAOLA MORA – Qui Radio Londra Tv

 

PAUSA CAFFE’

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