COSA DICE IL DOCUMENTO SUL PARTENARIATO MINERARIO TRA UCRAINA E USA, CHE NON È UN ACCORDO MINERARIO. CRITICITA’ NELL’ATTUAZIONE

COSA DICE IL DOCUMENTO SUL PARTENARIATO MINERARIO TRA UCRAINA E USA, CHE NON È UN ACCORDO MINERARIO. CRITICITA’ NELL’ATTUAZIONE

di Paola Mora

Che l’amministrazione Trump sia arrivata completamente impreparata ai negoziati sul conflitto russo ucraino a dispetto della propaganda elettorale pompata alle masse, in cui si sosteneva di sapervi scrivere la parola fine in breve tempo, è oramai evidente. Ma lo era stato da subito, un fallimento, per i più attenti osservatori: riconosciuto lo sforzo di volontà americano che è piaciuto anche ai russi e che si è tradotto in un riavvicinamento diplomatico tra Washington e Mosca – completamente assente durante la presidenza Biden – allo stesso tempo, Trump non ha mai proposto né presentato un piano di pace alle fazioni in conflitto, né che entrasse nel merito di tutti i protagonisti coinvolti nell’allargamento della NATO. Nulla di scritto e pianificato è passato dalla delegazione statunitense agli ucraini e russi, come proposta. O meglio, agli ucraini è stata immediatamente concessa la rivalutazione di un accordo preesistente, di cui si era parlato anche durante l’amministrazione Biden, spinto dallo stesso presidente ucraino Volodimir Zelenskyy, rivisitato e modificato dal team Trump e scisso ma non facente parte del contesto negoziale (benché The Donald pubblicizzi a bocca larga che si tratterebbe pur sempre del segno incontestabile della volontà statunitense a porre fine al conflitto. Peccato, che la Russia c’entri poco con le consultazioni sull’accordo minerario, firmato tra l’altro non dai presidenti di USA e Ucraina in persona – e Zelenskyy non è più nel pieno esercizio delle funzioni legittime come presidente – ma sminuito nel valore reale che prometteva d’avere da semplici funzionari, e che dovrà essere consolidato con ulteriori firme dalla Verkovna Rada). Ai russi, le proposte per un piano di pace non sono mai quindi arrivate dagli USA, tranne che qualche avvertimento per il cessate il fuoco su cui ultimamente Trump ha messo il broncio, e consultazioni di reciproco vantaggio tra USA e Russia che sfiorano la materia energetica, ambiti commerciali, e poco altro di concreto. Tant’è che i russi hanno sempre lamentato scarsezza di proposte garantiste della pace, facendo riferimento non tanto a Kiev, ma soprattutto implicitamente all’Unione Europea che è sul piede di guerra. Le cause del fallimento possono essere tre: o Trump non è in grado di agire sull’UE, ovvero si rende conto di non possedere un ascendente per convincere la Commissione ad ammorbidirsi e potersi conquistare anch’essa il diritto di sedere al tavolo dei negoziati; o forse non vuole, indi perfettamente in linea con Ursula Von Der Leyen sul parziale smembramento europeo per poterne completare la totale svendita; o anche, Trump è interessato solo a compiere il progetto dell’America First, quindi è falso che esista un reale desiderio di pace da parte sua, e starebbe approfittando di un “finto ruolo come mediatore” per accaparrarsi solo il più possibile, in termine di accordi economici vantaggiosi da una e dall’altra parte, per poi abbandonare le mediazioni e godersi lo spettacolo d’una guerra in Europa. Risorgere dalle ceneri allora sarà possibile, solo al momento di assumere la parte eroica di “salvatore di mondi”.  A ogni modo, l’accordo sui minerali, firmato dopo le più di quattro chiacchiere in Vaticano con Volodimir Zelenskyy, rischia di tradursi esso stesso in un flop clamoroso e non soltanto per l’Ucraina che ne è svantaggiata in partenza, e che potrebbe addirittura  decidere, un giorno, di tirarsi indietro prima del previsto dai patti sui documenti. Cosa contiene l’accordo? Si tratta di una serie di misure attraverso cui gli USA investono sull’Ucraina dopo aver pattuito col suo governo, una dipendenza quasi totale delle attività energetiche e sullo sfruttamento di varie risorse ucraine, dalla volontà di Washington. E tutto, non senza problemi evidenti di sicurezza per Mosca, che, se non si riuscisse a trovare una formula di garanzia parallela con Trump, si troverebbe gli americani di nuovo coi piedi sullo zerbino di casa sua. L’accordo è un investimento attraverso la creazione di un fondo che per dieci anni verrebbe sfruttato per le necessità dell’Ucraina, e i cui introiti verrebbero distribuiti a metà. L’obiettivo statunitense è l’estinzione del debito che l’Ucraina ha contratto con gli USA durante il periodo di conflitto con la Russia, denaro che Trump ora vuole indietro. Ma non solo. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha considerato a questo proposito, che i piani di Donald Trump rappresentano un’offerta a Kiev per acquistare aiuti dagli USA piuttosto che fornirli gratuitamente:

Probabilmente, se chiamiamo le cose con il loro nome, questa è una proposta per acquistare aiuti , cioè non continuare a fornirli su base commerciale, quindi non mira alla fine del conflitto“. 

E i russi hanno capito subito, di cosa si tratta. È ben lontano dalla pace.

Il testo dell’accordo esordisce che:  

considerato che gli Stati Uniti d’America hanno fornito un sostegno finanziario e materiale significativo all’Ucraina dall’inizio dell’invasione su vasta scala della Russia del febbraio 2022; che il popolo americano desidera investire insieme all’Ucraina in un’Ucraina libera, sovrana e sicura; che Stati Uniti d’America ed Ucraina desiderano una pace duratura in Ucraina e un partenariato durevole fra i loro popoli e governi;
che Stati Uniti d’America ed Ucraina riconoscono il contributo dell’Ucraina al rafforzamento della pace e della sicurezza internazionali avendo rinunciato volontariamente a suo tempo al terzo più grande arsenale nucleare mondiale;
che Stati Uniti d’America ed Ucraina intendono garantire che quegli Stati e altre entità che hanno agito contro l’Ucraina nel conflitto, non traggano beneficio dalla ricostruzione dell’Ucraina dopo il ristabilirsi di una pace duratura; che Stati Uniti d’America ed Ucraina mirano a creare le condizioni necessarie per, fra gli altri obiettivi, aumentare gli investimenti nell’estrazione mineraria, nell’energia e nelle tecnologie correlate in Ucraina da parte di terzi, inclusi investitori internazionali con base negli Stati Uniti d’America, nell’Unione Europea e in altri Stati che sostengono la difesa dell’Ucraina contro l’invasione russa su vasta scala; che gli Stati Uniti d’America riconoscono l’intenzione dell’Ucraina di evitare conflitti, nella redazione del presente Accordo, con gli obblighi dell’Ucraina relativi all’adesione all’UE o con accordi con istituzioni finanziarie internazionali o altri creditori ufficiali;
che l’Ucraina, in conformità al diritto internazionale, esercita sovranità sulle proprie risorse naturali situate nel proprio territorio nonché nelle acque territoriali, e detiene diritti sovrani nella propria zona economica esclusiva e piattaforma continentale, che le consentono di concludere e realizzare il presente Accordo; che l’Ucraina mantiene il diritto di determinare le aree, nel proprio territorio, acque territoriali, zona economica esclusiva e piattaforma continentale, da rendere disponibili per le attività di prospezione, esplorazione e produzione di risorse naturali, e che i diritti trasferiti ai sensi del Contratto di Società in Accomandita (LP Agreement) qui richiamato si applicano all’interezza di tali aree; considerato che il presente Accordo non pregiudica le norme ucraine in materia di sistema di proprietà, incluse le disposizioni relative al patrimonio statale e alla privatizzazione; concordato ciò, il Governo dell’Ucraina e il Governo degli Stati Uniti d’America (ciascuno una “Parte” e congiuntamente le “Parti”) stipulano il presente Accordo per l’istituzione di un Fondo di Investimento per la Ricostruzione Stati Uniti-Ucraina, come di seguito dettagliato”.

Leggendo la prima parte del testo, una problematica degna di nota è che non si tratta di un accordo sulle risorse minerarie in sé, piuttosto vi sono elencate una serie di condizioni che creano un subdolo meccanismo di legame per la sicurezza dell’Ucraina, garantito dagli statunitensi, in cui insieme le parti promettono di rendere l’Ucraina libera, sovrana e ‘sicura‘. Questo punto, assieme ad altri che si riferiscono al tema della ‘pace duratura‘ ed in cui la Russia non rientra nel quadro paritario di una qualsiasi mediazione, va ben oltre un accordo economico sull’estrazione. Il sostegno militare statunitense non è escluso, ma si rettifica l’errore precedente di Joe Biden, per cui, Kiev dovrà acquistare le armi americane che servono per la difesa dall’aggressione russa. Singolare, che se da un lato Trump aveva fatto capire che i russi erano stati presi in giro e che non si poteva trattare quindi di un ‘aggressione’ all’Ucraina ma di una reazione provocata dalla NATO, nel documento è sottolineata invece la dicitura ‘aggressione russa‘, dove l’Ucraina viene riportata come volenterosa nel processo di pace, solo per causa della vecchia propria rinuncia al nucleare. In uno dei punti è scritto che chi ha partecipato al conflitto contro l’Ucraina e chi oggi non sostiene la Difesa di Kiev, quando terminerà il conflitto o durante esso, non dovrà trarre beneficio dalla ricostruzione, né partecipare direttamente sull’accordo in cui sono previsti scambi di tecnologie, materie prime e energia. Significa che dopo la pace, Russia e Ucraina non potranno più avere un rapporto commerciale o energetico? Si parla anche di ‘sovranità territoriale e marittima‘ che permetterebbe ai funzionari di Kiev di tenere fede all’accordo. Ma, questa pseudo sovranità vacillante è messa a rischio per il fatto che nessun negoziato è stato firmato, la pace non è stata raggiunta, per cui se la guerra proseguisse e la Russia continuasse ad annettere territori, a esempio Odessa, verrebbe minacciato proprio l’accordo che garantisce agli USA il suo risarcimento. Degno di nota che appena dopo la firma dell’accordo, la Casa Bianca abbia rilasciato una dichiarazione in cui ipotizza di abbandonare il ruolo da mediatore scontenta per il fatto, di non essere esaudita dalle parti in conflitto. Idem ha fatto clamorosamente l’UE, che, a parte la sceneggiata del francesino Macron su una telefonata che avrebbe voluto avere con Vladimir Putin, non si è mai lanciata diplomaticamente a parlare coi russi, limitandosi al sostegno militare incondizionato a Kiev. Forse, D. Trump vuole usare l’accordo, per tentare di far capitolare la Russia a sé, per via dei contenuti controversi su cui il Cremlino potrebbe avere da ridire, pur non essendo parte in causa nel documento che è, alla fine dei conti, l’opposto delle garanzie richieste da Putin? Rivalutando il testo dell’accordo attentamente, esso presenta molte criticità nell’attuazione in assenza di una pace, per cui, in sostanza, è più un modo placido per incastrare Volodimir Zelenskyy all’obbligo di pagare le forniture di armi che egli richiede per la sicurezza, anziché vedersele arrivare gratuitamente, legando le condizioni allo sfruttamento delle risorse ucraine che serviranno anche a pagare il vecchio conto di ciò che è stato dato fino a oggi dagli americani come fornitura. Oltre ciò, non c’è nulla di altro. Solo un forzato tentativo parallelo di attirare l’attenzione dei russi, vedere come si muoveranno in relazione alla nuova situazione in campo, provare a vedere se Putin sarà più propenso a un incontro con Trump, dato che il ritiro degli USA dalla “mediazione” legherebbe maggiormente l’amministrazione Trump agli interessi commerciali dell’accordo sui minerali. Gli USA potrebbero tuttavia spingere per trattative dirette e non più tramite delegazioni, anziché ritirarsi come hanno minacciato. Invito che Putin potrebbe accettare in segno di volontà ma che non toglie nulla alle criticità attuali, in cui ci si è resi conto che Trump non è in grado di avere ascendente sulla pace. Altra manganellata è alla UE, in quanto il diritto di precedenza in relazione a ciò che consiste alla ricostruzione o investimenti in Ucraina, è dato a Washington. Gli ucraini mantengono la proprietà di terreni che, tuttavia non potranno sfruttare indipendentemente, nel momento in cui il regime di Kiev sceglierà di affidarne la supervisione a Washington in modo che possano trivellare, scavare, avviare progetti energetici di vario tipo volti a incrementare il fondo per gli investimenti. Il prodotto finale, vedrà partecipare “indirettamente” tutti quei paesi che hanno sostenuto militarmente l’Ucraina “contro l’invasione russa”, e quindi quelli che sostanzialmente spingono alla guerra, in un cerchio magico dove tecnologie e materie prime, nulla esclude possano venir reimmesse nel circuito, per alimentare il medesimo conflitto. Inoltre, l’accordo potrebbe però anche tradursi in un modo alternativo per avere la scusa di avvicinare i leader europei al negoziato dato che, l’UE ha sempre partecipato a varie forme di sostegno verso Kiev e, in sé, il documento non vieta all’Unione di usufruire, seppur passando attraverso i capricci di Washington, della possibilità di investire sulla sicurezza del Paese ucraino. Il problema è la reale volontà di pacificare che Trump potrebbe avere, ma solo in relazione del fatto che ha urgenza di scindere l’alleanza solida e ferma tra Russia e Cina, per impedire a Pechino di ascendere come punto di riferimento globale nel nuovo mondo multipolare. Trump offrirà qualcosa ai russi, appena avrà modo di parlare direttamente e di persona, pubblicamente con lui, e non più tramite telefonate filtrate. Poi, potrebbe lanciare una moneta alla Commissione europea. Ma il processo è spinoso, e resta ciò che è scritto nell’accordo, non mai favorevole realmente a una pacificazione seria tra Russia e Ucraina.

Leggiamo il resto del testo:

Parti convengono che la U.S. International Development Finance Corporation (il “Socio accomandante USA” o “Partner USA”), agenzia federale degli Stati Uniti garantita dalla piena fiducia e credito degli Stati Uniti d’America, e l’“Agenzia per il sostegno ai partenariati pubblico-privati” (il “Socio accomandante ucraino” o “Partner ucraino”), agenzia statale ucraina garantita dalla piena fiducia e credito dell’Ucraina (congiuntamente i “Partner”), stipulino un Contratto di Società in Accomandita (Limited Partnership Agreement, di seguito “LP Agreement”), vale a dire un documento separato modificabile secondo i suoi termini, per istituire un Fondo di Investimento per la Ricostruzione Stati Uniti-Ucraina nella forma di una società in accomandita (il “Partenariato”).

  1. Il Governo ucraino adotterà tutte le misure necessarie per autorizzare i propri enti e strumenti ad eseguire e attuare il presente Accordo e il LP Agreement, inclusa l’adozione, il mantenimento e l’implementazione della legislazione necessaria per la sua stabilità legale. 
  2. Riconoscendo che l’attività economica del Partenariato si svolgerà in Ucraina, il Governo ucraino garantirà che, nonostante nuove leggi o emendamenti futuri, continuerà a riservare al Partenariato e ai suoi Partner condizioni non meno favorevoli di quelle previste dal presente Accordo. In caso di conflitto tra la legislazione ucraina e il presente Accordo, prevarrà quest’ultimo. Inoltre, il Governo ucraino non potrà invocare norme interne per giustificare l’inadempimento delle proprie obbligazioni ai sensi del presente Accordo. L’obiettivo del presente Accordo è promuovere la cooperazione economica tra le Parti, facilitata dal LP Agreement. Esso rafforza il partenariato strategico per la ricostruzione e la modernizzazione a lungo termine dell’Ucraina, in risposta alle distruzioni causate dall’invasione russa su vasta scala, e per un’Ucraina pacifica, sovrana e resiliente.
  1. Le Parti riconoscono che la ricostruzione ucraina richiede investimenti finanziari e “trasformazioni strutturali, istituzionali e tecnologiche, conformi a valori democratici, principi di mercato e stato di diritto”.
  2. Le Parti affermano anche che l’Accordo esprime un ampio allineamento strategico di lungo termine tra i loro popoli e governi, e rappresenta una dimostrazione concreta del sostegno degli Stati Uniti d’America alla sicurezza, prosperità, ricostruzione e integrazione dell’Ucraina nei sistemi economici globali.

In considerazione del fatto che l’attività economica della Partnership si svolgerà in Ucraina, il Governo dell’Ucraina adotterà tutte le misure necessarie affinché tutti i redditi della Partnership, conferimenti e altri pagamenti alla Partnership da parte del Partner ucraino, tutti gli altri pagamenti alla Partnership relativi a ricavi, utili e altri pagamenti contemplati dall’LP Agreement, e tutte le distribuzioni contemplate dall’LP Agreement, in ogni caso, non siano soggetti a imposte, tributi, dazi, prelievi, deduzioni, ritenute (incluse le ritenute d’acconto), accertamenti, commissioni o altri oneri imposti da qualsiasi autorità governativa dell’Ucraina.

  1. Il Governo degli Stati Uniti d’America afferma che, ai sensi delle sezioni 871, 872, 881 e 882 dell’Internal Revenue Codedegli Stati Uniti, solo il reddito di un soggetto straniero proveniente da fonti statunitensi o il reddito effettivamente connesso a un’attività commerciale o imprenditoriale statunitense è soggetto all’imposta federale sul reddito degli Stati Uniti. Dato che la Partnership investirà in progetti all’interno dell’Ucraina, il Governo degli Stati Uniti d’America prevede che il Partner ucraino non sarà soggetto all’imposta federale sul reddito degli Stati Uniti o a ritenute in relazione ai ricavi, agli utili e alle distribuzioni della Partnership o ad altri pagamenti da essa effettuati.
  2. Il Governo degli Stati Uniti d’America si aspetta di non imporre dazi ai sensi della Sezione 232 del Trade Expansion Actdel 1962 o dell’International Emergency Economic Powers Act su qualsiasi articolo ottenuto in base ai diritti di acquisto basati sul mercato di cui all’Articolo VIII del presente Accordo e più ampiamente descritti nelle disposizioni pertinenti dell’LP Agreement. Il Governo dell’Ucraina assicurerà la libera convertibilità della Hryvnia in Dollari e la libera trasferibilità, da qualsiasi conto rilevante in Ucraina verso il/i conto/i del Partenariato aperto/i all’interno o all’esterno dell’Ucraina, secondo le direttive del General Partner o di qualsiasi altra parte autorizzata ad agire per conto del Partenariato, in ciascun caso senza costi, condizioni o ritardi. Le Parti prendono atto dell’impegno, previsto nel LP Agreement, a consultarsi in buona fede riguardo a eventuali eccezioni e limitazioni al regime di convertibilità e trasferibilità che il Governo dell’Ucraina potrà proporre in riconoscimento di accordi, obblighi o trattati tra Stati sovrani e/o istituzioni finanziarie internazionali vincolanti per l’Ucraina, nonché in considerazione della stabilità macroeconomica e finanziaria. In caso di deterioramento della bilancia dei pagamenti o di significativa riduzione delle riserve auree e valutarie che minacci la stabilità macroeconomica e finanziaria dell’Ucraina, il Governo dell’Ucraina, dopo aver consultato il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, potrà adottare misure protettive ragionevoli sotto forma di restrizioni alla conversione della Hryvnia in Dollari e al trasferimento di fondi da qualsiasi conto rilevante in Ucraina verso il/i conto/i del Partenariato aperto/i all’interno o all’esterno dell’Ucraina, fornendo, per quanto possibile, un arco temporale per la revoca di tali misure. Qualora il Governo dell’Ucraina imponesse in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo costi, condizioni o ritardi relativi a tali pagamenti, esso dovrà indennizzare e tenere indenne il Partenariato (nonché il Socio accomandante USA e il General Partner, se applicabile) per tutte le perdite, i costi e le spese derivanti.
  3. Durante il periodo di legge marziale in Ucraina e per tre (3) mesi dopo la sua cessazione o revoca, le Parti convengono che la conversione della Hryvnia in dollari e il trasferimento di fondi da qualsiasi conto rilevante in Ucraina verso il/i conto/i del Partenariato aperto/i all’interno o all’esterno dell’Ucraina saranno effettuati nei limiti stabiliti conformemente al LP Agreement. La sede dei conti bancari del Partenariato sarà determinata nel LP Agreement. Ciascuna Parte prevede di effettuare conferimenti al Partenariato in conformità ai termini dell’LP Agreement; il Governo dell’Ucraina assicurerà che il conferimento del Partner Ucraina avvenga alla Data di Entrata in Vigore sotto forma di un diritto irrevocabile a ricevere i Ricavi Concordati dell’Ucraina. Il Governo dell’Ucraina garantirà, per tutta la durata del Partenariato, che i Ricavi Concordati dell’Ucraina siano versati al Partner ucraino, e che il Partner ucraino trasferisca tali proventi al Partenariato per l’attuazione del LP Agreement. Il Governo dell’Ucraina assicurerà che tutte le fonti dei Ricavi Concordati dell’Ucraina siano versate in un fondo speciale del bilancio statale. Per effetto di legge, tali proventi verranno trasferiti dal fondo speciale del bilancio statale al Partner ucraino e, successivamente, dal Partner ucraino al Partenariato per l’esecuzione del LP Agreement. Qualora, dopo la Data di Entrata in Vigore, il Governo degli Stati Uniti d’America fornisca nuova assistenza militare al Governo dell’Ucraina in qualsiasi forma (inclusi sistemi d’arma, munizioni, tecnologie o addestramento), il conferimento di capitale del Partner USA sarà considerato aumentato dell’ammontare corrispondente al valore attribuito a tale nuova assistenza militare, in conformità al LP Agreement.

Ogni Autorità governativa dell’Ucraina autorizzata a rilasciare una licenza o un permesso speciale per l’utilizzo del sottosuolo per qualsiasi Bene Rilevante per le Risorse Naturali includerà in tale licenza o permesso speciale, e nel relativo accordo sulle condizioni di utilizzo del sottosuolo o nell’accordo di condivisione della produzione con gli utilizzatori del sottosuolo, una disposizione che richieda al destinatario di tale licenza o permesso speciale, in qualsiasi momento in cui cerchi di raccogliere capitali, di mettere a disposizione della Partnership le informazioni rilevanti per l’investimento, in conformità con l’LP Agreement. Ogni Autorità Governativa dell’Ucraina autorizzata ad approvare un contratto di partenariato pubblico-privato, una concessione o altro accordo per la costruzione o la gestione di Infrastrutture Rilevanti (così come definite nel LP Agreement) dovrà inserire in tali contratti, concessioni o accordi una clausola che obblighi il destinatario, ogniqualvolta intenda raccogliere capitale, a rendere disponibili al Partenariato le informazioni di investimento pertinenti, in conformità al LP Agreement. Gli obblighi di rendere disponibili le informazioni di investimento al Partenariato, come previsti nei punti 1 e 2, saranno eseguiti conformemente alla normativa applicabile e agli obblighi dell’Ucraina verso l’Unione Europea. Qualora, dopo la firma del presente Accordo, l’Ucraina dovesse assumere obblighi aggiuntivi legati all’adesione all’UE che possano influire su questa disposizione, le Parti si consulteranno e negozieranno in buona fede per adottare gli adeguamenti opportuni. Inoltre, quando il Partenariato esprima formale interesse a partecipare a un progetto di cui ai punti 1 o 2, la licenza, il permesso speciale, l’autorizzazione, l’accordo sulle condizioni di sfruttamento del sottosuolo, il production sharing agreemento l’accordo relativo alle Infrastrutture Rilevanti dovrà prevedere che il destinatario:avvii negoziazioni in buona fede con il Partenariato secondo le procedure stabilite nel LP Agreement;si astenga dal concedere a terze condizioni finanziarie o economiche sostanzialmente più favorevoli per un’opportunità di investimento simile a quella offerta al Partenariato. Le procedure e le condizioni dettagliate relative ai diritti di opportunità di investimento descritti nel presente Articolo VII saranno definite nel LP Agreemente attuate conformemente alla normativa applicabile e agli obblighi dell’Ucraina verso l’UE”.

Segue un paragrafo sui diritti d’acquisto e condizioni di mercato, prettamente tecnico, e una “Risoluzione delle controversie”, in cui le Parti si impegneranno a concordare l’interpretazione e l’applicazione del presente Accordo e faranno ogni tentativo, tramite cooperazione e consultazioni, per giungere a una soluzione mutuamente soddisfacente per qualsiasi questione che possa influire sul suo funzionamento. Una volta concordato e approvato secondo i requisiti legali di ciascuna Parte, un Emendamento costituirà parte integrante del presente Accordo ed entrerà in vigore nella data che le Parti avranno concordato. Le Parti riconoscono che l’entrata in vigore del presente Accordo richiede la ratifica da parte della Verkhovna Rada dell’Ucraina e resterà in vigore fino a quando le Parti non ne concorderanno la cessazione. Viene firmato a Washington, DC, il 30 aprile 2025, per il Governo dell’Ucraina da :Yulia Svyrydenko, primo Vice Primo Ministro dell’Ucraina, Ministra dell’Economia. Per il Governo degli Stati Uniti d’America: Scott K. H. Bessent Segretario al Tesoro.

Ora, una domanda viene spontanea. Quando e come può entrare in vigore questo accordo, se la guerra con la Russia sta continuando?  

02 maggio 2025 – PAOLA MORA – Qui Radio Londra Tv

 

PAUSA CAFFE’

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