“ESPLORANDO LE METAFORE EMOTIVE DEI CUORI”

“ESPLORANDO LE METAFORE EMOTIVE DEI CUORI”

Analisi semi seria dei concetti di “cuore chiuso”, “cuore di ghiaccio” e “cuore di pietra” nel linguaggio emotivo.

Nel vasto panorama delle espressioni linguistiche legate alle emozioni, alcune cosiddette metafore si sono radicate profondamente nel nostro linguaggio quotidiano. Le metafore “parlano” alla nostra mente, instaurano un vero e proprio dialogo interiore: non tutti sanno che  i messaggi arrivano molto più velocemente di qualsiasi altro metodo comunicativo! Tra queste metafore spiccano tre immagini evocative: il “cuore chiuso”, il “cuore di ghiaccio” e il “cuore di pietra”. Codeste espressioni, spesso usate in psicologia per descrivere stati d’animo o atteggiamenti, rivelano la complessità delle emozioni umane e il modo in cui le percezioni culturali influenzano il nostro modo di comunicare.
 
Il concetto di “cuore chiuso” evoca l’idea di una barriera emotiva, una sorta di difesa che impedisce alle persone di mostrare o sperimentare sentimenti profondi, si può immaginare una vera e propria fortificazione intorno al nostro cuore, invalicabile o così, almeno, è l’ intento di chi lo costruisce! Questa metafora può riflettere una protezione da esperienze passate dolorose o un tentativo di evitare ulteriori ferite emotive, che sappiamo essere tra le più dolorose.  Un cuore chiuso può rappresentare una persona che si ritira dal coinvolgimento emotivo per paura della sofferenza o della vulnerabilità! La domanda da porsi è: conviene vivere senza rischiare? Magari, proprio quel che ci sembrava un rischio ci avrebbe portato a togliere qualche mattoncino dalla nostra torre medioevale inespugnabile arroccata su una rupe! 
 
Il “cuore di ghiaccio”, invece, suggerisce una freddezza emotiva estrema. Questa metafora porta con sé l’immagine di un individuo insensibile, incapace di provare empatia o affetto. Il ghiaccio è un simbolo di rigidità e distanza, 
riflette la mancanza di calore emotivo.Tuttavia, dietro l’apparente freddezza, può nascondersi un bisogno di protezione.  Il “Cuore di Ghiaccio” si può sciogliere, ha solo bisogno di “calore” sincero e soprattutto, di accettarlo ed accoglierlo; ha bisogno di qualcuno che ami l’apparente freddezza per poterla sciogliere!  Siamo pronti a sciogliere goccia dopo goccia il nostro cuore, e far sì che ricominci a battere? 
 
Il concetto di “cuore di pietra” connota una totale mancanza di compassione o sentimenti di empatia. Questa metafora spesso descrive persone dure e insensibili, incapaci di provare empatia verso gli altri. Il loro atteggiamento è tutta apparenza, arrivano ad usare la lusinga solo per i propri scopi! La pietra, con la sua natura solida e impenetrabile, simboleggia la rigidità e l’inerzia emotiva. Tuttavia, può essere interpretata anche come una maschera dietro la quale si celano emozioni intense o esperienze passate che hanno indurito troppo l’individuo, che non ha saputo reagire e accettarsi. Molto spesso, chi porta questo fardello ha una paura ricorrente dell’essere umano, la paura dell’abbandono, ma in lui è più spiccata, quasi patologica! 
 
Le metafore del “cuore chiuso”, del “cuore di ghiaccio” e del “cuore di pietra” rappresentano profonde sfumature delle emozioni umane. Queste immagini, ampiamente utilizzate nella cultura popolare, nella comunicazione moderna e in psicologia, ci invitano a riflettere sul modo in cui percepiamo e comunichiamo le nostre emozioni. Mentre possono far percepire agli altri atteggiamenti che vengono riconosciuti come negativi e tossici,  questi comportamenti possono anche essere vere richieste di aiuto silenti che non si riesce a comunicare, o forse, non si è ancora riconosciuto di avere! Ma d’altronde siamo, ancora, ESSERI UMANI!
 
9 AGOSTO 2023 – RAFFAELLA SAVI – QUI RADIO LONDRA TV

 

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