‘AVENTINO DEL POPOLO’ APRE IL SIPARIO SULLA VISIONE DEL NUOVO CITTADINO

“AVENTINO”, MOVIMENTO ETICO CHE RIPRROPONE L’UOMO DEL POPOLO AL CENTRO DELLE SCELTE.

AVENTINO DEL POPOLO APRE IL SIPARIO SULLA VISIONE DEL NUOVO CITTADINO

‘Aventino del Popolo’ è un movimento etico popolare che ha come obiettivo quello di rimettere il popolo al suo posto, ovvero quello di sovrano che esercite potere decisionale sulle questioni fondamentali della propria nazione. Non è un partito politico né un’associazione, ma un contenitore complesso di quelle che sono aspettative e desideri di cittadini che da troppo tempo a questa parte non hanno più diritto di esprimersi all’interno del parlamento, in assenza di una rappresentanza coerente sia come maggioranza che in qualità di minoranza. ‘Aventino del Popolo’ lancia una sfida attraverso cui si ripropone di far ‘entrare in parlamento con la sua voce, il cittadino’. Il movimento nasce il 27 febbraio 2022, quando viene indetta una Assemblea Popolare in piazza Bocca della Verità, in Roma. Prende spunto dalla vicenda di Menenio Agrippa che si ritirò sul monte Aventino insieme ai plebei, in protesta, per l’ottenimento della parificazione dei diritti coi patrizi, nel 494 a.c.

Esattamente come accadde con Agrippa, sono accorsi alla chiamata di Roma cittadini da tutta Italia e rappresentanti di delegazioni estere (Serbia, Austria, Spagna, Francia, Germania, Romania ecc.) col compito di rinsaldare i rapporti incrinati tra cittadini e forze dell’ordine dopo le problematiche create da un governo confusionario, incapace di gestire i rapporti interni su territorio. Inoltre, nel corso della riunione, sono stati redatti documenti significativi approvati a suffragio in piazza, protocollati in un verbale d’assemblea: una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio Mario Draghi, e due comunicati rivolti al leader russo Vladimir Putin e al presidente ucraino Volodimir Zelenskyj.

Tra gli argomenti posti all’attenzione di Camera e Senato: l’abrogazione del green pass ed obbligo vaccinale, scioglimento delle camere, richiesta che l’Italia si ponga come mediatrice e non armatrice nel conflitto russo-ucraino distanziandoci come cittadini italiani anche dalla campagna d’odio verso la Russia promossa da stampa ed istituzioni. I documenti sono oggi nelle mani dei destinatari oltre che consegnate a mano al ministro Roberto Speranza e al sindaco di Roma Gualtieri, ma l’attività di Aventino non si conclude qui. 

Per salire sull’Aventino, i cittadini fanno il gesto di appendere un lenzuolo o uno striscione con la dicitura ‘AVENTINO DEL POPOLO’ sui balconi e finestre delle abitazioni, creando il proprio presidio personale in attesa delle risposte del governo, e partecipano alle iniziative volte ad abbattere il muro della omertà e a valicare le barriere ideologiche del parlamento, per essere di nuovo attivamente partecipi e non succubi di decisioni cui ci si sente estranei. 

L’idea è anche quella di spronare alla fiducia nelle proprie capacità di ripresa tutti i popoli, non solo quello italiano, affinché si riesca a invertire e smantellare il concetto secondo cui contro il potere globalista e delle multinazionali non si può fare nulla. Ritenersi importanti e fieri del ruolo di sovrani assegnatoci, partecipare con temerarietà e strategia intelligente  è il punto di partenza per ricostruire il mondo sotto una luce diversa, poiché se esso è la proiezione di ciò che sentiamo, solo sentendoci forti e non più burattini, potrà modificarsi nel modo in cui lo sogniamo: libero, pacifico, più attento all’umanità, meno dipendente dalle comodità materialistiche che ci rendono schiavi, egoisti, crudeli, discriminanti verso le minoranze.

Aventino ha creato gruppi regionali di partecipazione e promosso i primi ‘voti popolari’ sulle questioni che ci stanno più a cuore, per riabituare le persone a sentirsi responsabili del proprio paese e ricucire un dialogo con le istituzioni attraverso la presenza attiva del cittadino. È una cassa di risonanza che vuole spiegare al governo di non poter agire da solo senza il confronto col popolo, e senza ascoltarne le esigenze e il pensiero critico contraddittorio.

16 Aprile 2022 – PAOLA MORA – Qui Radio Londra TV 

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